lunedì 24 luglio 2017

"EBBRA COME DI VIN NOVELLO" di Angela Quattromani

E prese il volo l' anima,
stanca com' era delle umane ciance
Andò dritto lì, in quell' ameno luogo,
donde mirar potea il Creatore.
Ma, quando si trovò di fronte a lui, 
perse il motivo vero del suo andare. 
Ebbra, come di vin novello,
s' immerse in quello sguardo senza fondo.
Si rilassaron le membra,
il respiro perse l' affanno,
il cuore rallentò l’ eterno andare.
Era solo un sogno?
Poi, il sole la baciò
e, ancora frastornata,
lentamente, aprì gli occhi

e si svegliò.

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