sabato 15 aprile 2017

“MEGLIO LA VOCE DEL SILENZIO”  di Angela Quattromani

Parole, parole che non s’ incontrano.
Parole fraintese, che fanno male.
Parole che allontanano,
che si disperdono al vento.

Meglio vivere l’ attimo presente
fatto di sogni, di respiro,  di battiti d’ ali,
del fruscio delle foglie, di sensazioni profonde,
di cose non dette, che riempiono l’ anima.

L’ attimo presente che brilla negli occhi,
che ha poche pretese,
che racconta di emozioni profonde,
di rabbia, delusione e nuove speranze.

Insomma, è inutile parlare, quando non c’ è sintonia!
Quando c’ è incomprensione, è meglio tacere.

Meglio la voce del silenzio.

martedì 4 aprile 2017

“L’ ANIMA EBBRA DI VITA, COME DI VINO FRIZZANTE AMMALIATORE” di Angela Quattromani

Frizzante come acqua marina tra gli scogli,
l’ anima si ubriaca di vita.
S’ intrufola tra le spine dei rovi 
per scoprire il profumo delle violette nascoste.

Candida come colomba, si lascia estasiare 
dal paesaggio notturno marino
che vibra ammaliato dai raggi dell’ argentea luna.

Quanta poesia spigiona dal respiro della notte,
mentre l’ amato ignaro dorme, 
inconsapevole dell’ armonia del cosmo!

E si allontana l’ anima
alla ricerca delle vibrazioni spaziali
proveniente da Universi lontani.

Si pone in ascolto, percepisce le note flautate
che extraterrestri, innamorati del sentire umano, le inviano
e si mette in sintonia sulla loro lunghezza d’ onda.

Poi, ebbra, come di vino frizzante ammaliatore,
ritorna a quel letto, dove sazia di vita vera
si accoccola e riposa.

domenica 2 aprile 2017

“L’ AMORE ALATO”   di Angela Quattromani

Senza briglie va il cavallo dei miei pensieri.
Corre veloce come il vento.

Poi si ferma, “scalcita”, si ribella
a tutto ciò che può fermare la sua corsa.

Conquista praterie immense,
attraversa il fiume della vita al guado.

Galoppa senza posa verso lontani lidi,

dove l’ aspetta l’ Amore alato.

“E’ NEL TUO FUGACE PASSARE CHE IMPARO A RENDERE PREZIOSO IL TEMPO” DI Angela Quattromani
Apprezzo ogni attimo di te,
ti assaporo talvolta lentamente
poi con ingordigia.
Tutto di te mi appartiene,
mi “formicola” nelle vene,
mi riempie i pensieri.
Vai senza posa. Ti fermi solo un istante
e, attimo dopo attimo, mi riempio di te,
m’ innamoro del tuo andare,
mi accresco con il tuo brulichio.
Nemmeno una goccia di te va sprecata!
Io l’ ho capito e ti gusto in pieno,
ti assaggio in tutte le tue forme,
ti assaporo "saporitamente".
Gusto l’ amarezza delle tue giornate.
Non rifiuto nulla di te
perché anche le ore di sofferenza profonda
mi arricchiscono, mi regalano qualcosa.
Anche il dolore più crudo
è seme di speranza, se vissuto
immerso nel tessuto vitale.
Sei parte di me, "VITA", ed io sono parte di te.
Assaggio vogliosa la tua dolcezza,
trasformo i tuoi momenti
in una “gustosa” pietanza.
Ti respiro, ti ascolto in religioso silenzio,
e mi sento ricca e non manco di nulla,
perché è di “Vita” che ho bisogno.
E’ nella tua pienezza che mi sento soddisfatta,
nel tuo fugace passare
che imparo a rendere prezioso il tempo.
E’ nel tuo scorrere perenne che mi tuffo
attimo dopo attimo e nuoto verso lidi di speranza,
dove il Futuro diventa Presente
e si lascia “acchiappare” e mi sfama
e mi disseta con l’ acqua cristallina
che tutto placa, tutto trasforma,
facendo di me parte "dell’ Eterno divenire".