“PRIVATE DELLA DIGNITA’ E UCCISE”
DI Angela Quattromani.
Il fiore
appena sbocciato,
donava al
mondo tutta la sua bellezza.
Era così
bello, che perfino il vento se ne innamorò
ed ogni
giorno soffiava pettoruto
per rubargli
il profumo.
Gli uccelli
facevano a gara
per posarsi
sui rami
più vicini a
lui.
Sol la
cattiveria umana distrugge la vita:
un giovane
viziato passò,
senza
ritegno, allungò la mano
e lo strappò,
lo annusò,
lo macerò
nel suo pugno infame.
Infine, lo
buttò.
Così succede
per tante giovani donne,
spezzate,
private della dignità, uccise.
Mentre i cavalieri son rimasti senza cavallo,
chi dovrebbe legiferare si comporta da struzzo
e le giovani donne pensano ad imbellettarsi
per i loro carnefici, più che a lottare
per riprendersi la propria vita tra le mani.
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